vintage_ofp su freitag

Posted on aprile 13, 2012 
Filed Under fetish

(oggi pranzavo con il vecchio Oleg Foppa Pedretti e mi sono ricordato che, in tempi non sospetti, scrisse un post sull’amata borsa radical-camionale.
È del gennaio 2006, l’ho ritrovato e lo ripropongo nella sua snobistica attualità.
Un braccio, il destro, rubato alla letteratura)

 

Da un saccone non ci concediamo una recensione sulle
cose che sollazzano i nostri bisogni latenti. Mich, da
buon bigotto, odia ammettere che è come me, schiavo
dei maestri del marketing che sanno irretire le nostre
tormentate coscienze. Coscienze ammansite a destra da
un parka da qualche centinaio di euro, e a sinistra
dalla passione politica sinistrorsa.
Lasciamo in stand-by per un paro di minuti l’emisfero
sinistro, e lasciatemi sbavare su un marchio che è
stato creato apposta per tormentare il mio animo
inquieto:
“FREITAG”.
Ammetto di arrivare a “Freitag” dopo che il marchio è
già oggetto di culto da un pezzo, ma questa ghenga di
bastardi ha fatto centro:
La ciurma mitteleuropea di sbandati ha avuto
l’intuizione di confezionare borse e portafogli
utilizzando i vecchi teloni dei camion, piuttosto che
il rivestimento dei sedili usati.
Ogni oggetto è praticamente un esemplare unico.
Ero rimasto incuriosito dalla campagna che ho scorto
sull’ultimo numero di “Interni”.
Ma appena ho dato un occhiata al loro sito (www.freitag.ch),
ho realizzato che gli svizzeri in
questione sono proprio di un altro pianeta. Tanto che,
secondo me, graficamente si meritano un bel link, caro
Miguel. Uno dei più bei siti mai visti. Svizzerissimo
e pazzesco!
Adesso sono in ambasce:
Comprarmi un borsone fatto con materiali di recupero
che costa la bellezza di 280 euro
e lasciare la bambina senza bici e vestiti nuovi, o
lasciar perdere queste sciocchezze effimere e
concentrarmi sui valori profondi dell’esistenza?
Hmmmm….
Bimba mia, leggimi le labbra: “Per quelle scarpe sarà
il caso di fare un salto all’Humanitas…”

ofp

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