lokolooking

in attesa della prossima tappa di sabato 5 marzo al rione Darsena del carnevale di Viareggio stiamo ultimando l’impaginazione delle facce del prossimo libro sul Florence Tattoo Contest fra pochi giorni disponibile su blurb.com.

idee regalo_lokolook, the book

Lillatro by michbold+officine fotografiche

faces make places

è online il sito lokolook

il progetto lokolook nasce da una collaborazione fra michbold e Officine Fotografiche che intende mettere in relazione i luoghi con le persone che li frequentano.
Il primo capitolo di questa raccolta è stato scattato lo scorso 19 luglio sulle spiagge bianche di Vada, più precisamente nella loro parte settentrionale, il Lillatro.
Più di 120 persone si sono prestate nell’arco della giornata a dare vita ai circa 90 ritratti compongono la prima gallery del sito.
È anche disponibile una monografia cartacea di 100 pagine.

da paolo_the spark

“è sempre bello quando una battuta ti spiazza, quando si esce dall’equazione “A+B=C” (Boris docet…)”

da l’espresso

qua

la sintesi della sintesi

anticipa di qualche decennio gli emoticon questo storyboard fatto con la macchina da scrivere di Takeshi Kitano (che poi perché si dice “da scrivere” invece di “per scrivere”?)

Non vi sbagliate sulle persone che si buttano dalle finestre in fiamme

“La persona che ha una così detta “depressione psicotica” e cerca di uccidersi non lo fa aperte le virgolette “per sfiducia” o per qualche altra convinzione astratta che il dare e avere nella vita non sono in pari. E sicuramente non lo fa perché improvvisamente la morte comincia a sembrarle attraente. La persona in cui l’invisibile agonia della Cosa raggiunge un livello insopportabile si ucciderà proprio come una persona intrappolata si butterà da un palazzo in fiamme. Non vi sbagliate sulle persone che si buttano dalle finestre in fiamme. Il loro terrore di cadere da una grande altezza è lo stesso che proveremmo voi o io se ci trovassimo davanti alla finestra per dare un’occhiata al paesaggio; cioè la paura di cadere rimane una costante. Qui la variabile è l’altro terrore, le fiamme del fuoco: quando le fiamme sono vicine, morire per una caduta diventa il meno terribile dei due terrori. Non è il desiderio di buttarsi; è il terrore delle fiamme. Eppure nessuno di quelli in strada che guardano in su e urlano “No!” e “Aspetta!” riesce a capire il salto. Dovresti essere stato intrappolato anche tu e aver sentito le fiamme per capire davvero un terrore molto peggiore di quello della caduta.”

un libro di 1281 pagine rischia di far crollare una mensola così come la forza di leggerlo tutto.
Ne parlavo l’altro giorno con Giulia e Leo, per me non è il caso di “Infinite Jest” di David Foster Wallace che racconta con una narrazione non lineare un futuro vicino dominato da intrattenimento e comunicazione (anche gli anni sono sponsorizzati, “Anno del pannolone per adulti Depend”, ad esempio).

David Foster Wallace si è impiccato, a 46 anni, l’altroieri.

Sici tibi terra levis.

se ti svegli con una notizia così il minimo da fare è lasciarsi in faccia la barba ancora un giorno

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