dischi_”strays” Jane’s Addiction

Posted on settembre 22, 2003 
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Il brodino riscaldato non si serve a questa mensa. E sono io il primo a restare di stucco all’ascolto della reunion della band che ha segnato irrimediabilmente la materia grigia di centinaia di migliaia di surfisti nei primi anni novanta. Arrivo all’ascolto molto prevenuto sebbene il commesso mi dica di fidarmi. I Jane’s si sono sciolti una dozzina di anni fa. Con album monolitico intitolato Ritual de los Abitual. Ancora mi vengono i brividi se ricordo un caldo venerdì pomeriggio in direzione mare. Sulla mia vecchia golf cabrio alla Zanardi, scorrono le note di “Then she said”. Proprio mentre l’orchestrazione di archi attacca la cima del pezzo con passaggi arcani su scale relative, vengo lentamente sorpassato da un paio di bestioni su Harley Davidson… Ragazzi! Che flash.
Pareva di essere in California e invece transitavo vicino a Vico Pisano! I Jane’s sono roba da circo. Dave Navarro è un chitarrista che ha presoThe Edge degli U2 e Alex Lifeson dei Rush li ha resi più cazzuti.
Farrel canta in una maniera che sembra sempre andare a cercare quella nota che non dispone nella canna, e poi invece ce la fa. Perkins è un macinino da caffè col turbo. Peccato che manchi Avery ( il bassista co-fondatore del gruppo assieme a Farrel ) ma il sostituto non è male.
Veniamo al disco: Secondo me già il singolo “Just Because” , è una roba da ascoltare con la faccia spiaccicata alla parete di camera. Sentite la riff, che quando parte pare scontata, ma che al ritornello mista alla voce di Perry diventa una cosa da devastante. C’è da dire che i 4 volponi piazzano il
colpo del cappaò al primo round. Bastano 20 secondi della iniziale “True Nature” per farvi tirare fuori il bancomat. Ma fidatevi, I primi tre ascolti del
cd sono fulminanti. Poi inizi a dire: “Beh… in fondo è sempre la stessa roba…” A quel punto lasciate decantare il disco per un paio di giorni. Magari tirando fuori dalla collezione di sottobicchieri l’ultimo dei Red Hot. O da sotto la gamba del comodino traballante il cd degli Zwan. Ecco… dopo
aver sentito questi cd, rimettete nel lettore Strays. Vi spunterà la tavola sotto il culo! I capelli ritorneranno quelli di una volta. Certo, un pezzo come “Wrong Girl” andava bene 10 anni fa. Ma come cazzo lo suona Dave Navarro? Che tecnica spaventosa! Risentendo in azione si rivaluta di brutto un cd ingiustamente trascurato dei
RHCP. Vi ricordate One Hot Minute? Per qualsiasi band era impossibile scrivere qualsiasi cosa dopo Blood SugarSexMagic. Ma risentitevi “Warped” o “Transcending” per non parlare del penultimo pezzo di cui mi sfugge il nome. Grande chitarrista. E ben tornati ai Jane’s Addiction. Altro che minestra riscaldata. Sembra di stare nel tubo di un onda. Poi ti volti e sei incolonnato con la macchina sui viali. I capelli, la pancetta, la palpebra
calata… lasciamo perdere… Chiudo gli occhi ,piazzo “True Nature” e volo via… i clacson strombazzano intorno. Ma io me ne frego… ecco arriva l’onda… su questa c’è scritto il mio nome.

OFP

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