Dischi_Sumo “Easy to Dance”

Posted on settembre 15, 2003 
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Tutto fuorchè facili da ballare. Se siete tipi da basso chitarra e batteria ( e già il suono vi sembra ridondante ), lasciate perdere, perchè a questa banda di scavezzacollo piace il sound iper-pomposo. Ascoltate lo stupefacente re-make di Magna Charta Libertatis, il vecchio cavallo di battaglia dei Bee Gees, e poi ditemi che fine ha fatto il vostro delizioso mini appartamento; Inizia con un coro di geishe infoiate, poi si sente bussare alla porta, qualcuno va ad aprire e… ragazzi, quello che segue è consegnato alla storia del jùboxrock sinfonico. Giusto! Non vi avevo detto la line up della band, che si compone di quartetto d’archi, nacchere, armonium e sei coriste con il debole per il fist fucking. Bastano i primi tre titoli per far si che Easy To Dance faccia breccia nel cuore e nella gonna della pischella che vi accompagna sulla vostra Alfa 33 ( e che avrete opportunamente immobilizzato ). Oltre alla già citata “Magna Charta Libertatis”,”Babe, You don’t know my Scarecrows” e ” Constance de Rebuyer-Masson “. Ma il master piece arriva al termine di questi 66 minuti di meraviglia e si intitola ” Isn’t she your Wife? “, uno struggente e lentissimo epitaffio su una storia d’amore.
” Ti ho vista con i miei amici, ti ho vista l’altra notte. Eri bellissima. Lasciami. Non piangere. Adesso devo andare. Ci sono delle foto da attaccare sui muri. Voglio che tutti sappiano quanto eri bella l’altra notte.”
Da ricordare la produzione di Jack Eno, il fratellastro misconoscito di Brian e Roger, che conferisce a tutto il disco quella decadenza necessaria a spingere più d’uno al suicidio, se si ascolta il disco in un umida domenica pomeriggio autunnale.

Voto 8emezzo.

Oleg Foppa Pedretti

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