crisi

Posted on giugno 6, 2010 
Filed Under coseviste

“Il colpo di grazia ce lo dette il bancomat del paese, l’unico.
Una sera sullo schermo apparve la scritta

Lasciatemi solo col mio dolore”

da “Pane e tempesta”, Stefano Benni, Feltrinelli 2010

Già alle undici al mare oggi c’era il parcheggio pieno di macchine e anche quello degli scooter era saturo.
Se la Versilia fosse stata in Olanda ci sarebbero state tante più biciclette, ma siccome la Versilia è in Italia c’erano tanti lucchesi in ciabatte e qualche copia del “Giornale”.
Il mio bagno si chiama come un aviatore ed ha un bar che fa un euro un caffè cattivo come quello dei bar olandesi, ma dentro c’è molta meno fia. Lo ritingono tutti gli anni con colori fuori moda e quest’anno hanno foderato il bancone con una carta adesiva con venature di legno stampate, forse simula il ciliegio, ma non son sicuro.
Le paste sono relegate in una piccola teca di vetro a sei posti, accessori scenografici in questa grande installazione artistica di cui da anni facciamo parte. Non ho mai visto nessuno mangiarle e quest’anno riprendono il colore del bancone.
In molti bagni il cartellone dei gelati è coperto di etichette adesive per modificarne il prezzo: da noi il prezzo lo scopri solo alla cassa e non ho il coraggio di chiedere quanto venga un Magnum Limited Edition, di quelli che pubblicizza Benicio Del Toro, che con quella faccia comunque proprio non ce lo vedo a leccare un Magnum.
Il business grosso ovviamente è sullo spaccio di acqua in bottiglia a cui ovviamente si applicano ricarichi ben oltre la persegubilità penale di atti di strozzinaggio e che ha un ritmo di vendita che garantisce all’amato liquido un tempo di permanenza nei frigoriferi di 13 minuti al massimo, per cui la bevi sempre ad una temperatura molto simile a quella di rilascio dall’uretere.
La pecca più grossa comunque è che, non so perché, ma non hanno i popcorn. Ci sono i rodeo, le patatine, vari tipi di estrusi al formaggio, di quelli che ti lasciano le dita puzzolenti per ore, ma i popcorn proprio non ci sono.
Sarà la crisi, ma son sicuro che in Olanda ci sarebbero stati, assieme alla Heineken, alle bici e alle fie.

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